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Perché scegliere un materasso in memory foam rispetto ad uno in lattice?

PERCHÉ SCEGLIERE UN MATERASSO IN MEMORY FOAM RISPETTO AD UNO IN LATTICE?

Oggi, in commercio esistono numerose tipologie di materasso, ognuna adatta a rispondere a particolari esigenze. La grande diversità del prodotto ha, inevitabilmente, creato dei dubbi su quale materasso scegliere. Con questo articolo cercheremo di chiarire, almeno in parte, i dubbi che possono insorgere al momento dell’acquisto tra due tipi di materassi che sono spesso messi a confronto tra loro: il materasso in lattice e il materasso in memory foam.

 

  • Da dove si ottiene il lattice

  • La realizzazione di un materasso in lattice

  • Le caratteristiche di un materasso in lattice

  • Le proprietà del memory foam

  • I materassi memory

  • Il confronto finale tra memory e lattice

 

Da dove si ottiene il lattice

Il lattice è derivato dalla resina collosa dell’albero della gomma (Hevea brasiliensis); si tratta di un materiale con proprietà viscose ed elastica dal caratteristico colore bianco latte, al quale deve il suo nome comune (dal latino latex = latte). Per produrre il lattice naturale sono necessarie grandissime coltivazioni di albero della gomma, che sono concentrate nelle aree tropicali del nostro pianeta. L’estensione della coltivazione è importante perché, in media, un albero della gomma può produrre 2,5 – 5 Kg di resina all’anno, in condizioni favorevoli; anche se il valore più diffuso è di 1 Kg. Per estrarre il lattice si pratica un’incisione sulla corteccia e si dispone un contenitore destinato a raccogliere la resina; essa è un composto organico formato principalmente da acqua e caucciù. Quest’ultimo è un elastomero organico, ossia una molecola elastica naturale, quindi la componente che ne determina l’elasticità.

Questo è il processo tipico di raccolta del lattice naturale. Non solo per l’albero della gomma, ma anche per altre piante della stessa famiglia, anche se la resina di Hevea brasiliensis è la qualità più ricercata, non solo per la realizzazione di materassi, ma anche per molti altri prodotti, poiché è in grado di offrire una migliore elasticità. Nonostante questo la maggior parte del lattice in commercio viene realizzato da aziende che producono lattice sintetico utilizzando appositi laboratori. Il lattice sintetico è indistinguibile dal lattice naturale ad occhio nudo, ma si differenzia per le sue proprietà fisiche. Infatti il lattice sintetico è solitamente ricco di additivi che lo rendono più robusto e duraturo del lattice naturale, ma solitamente meno elastico. Inoltre, come vedremo anche di seguito, il lattice sintetico può essere privato degli allergeni che sono invece contenuti nel lattice naturale.

La realizzazione di un materasso in lattice

I primi materassi in lattice sono stati realizzati dall’inventore scozzese J.B. Dunlop, all’inizio degli anni ‘20 del Novecento. Dunlop aveva studiato a lungo le caratteristiche della gomma ottenuta dal lattice, che aveva utilizzato per realizzare la prima ruota pneumatica nel 1887; così decise di utilizzare tale materiale per realizzare dei materassi in lattice, i quali saranno utilizzati (almeno così si dice) dalla famiglia reale inglese. Il processo studiato dall’inventore scozzese viene ancora utilizzato oggi per produrre la schiuma di lattice. Anche se, come è logico che sia, sono state apportate delle modifiche.

 

Per la realizzazione di un materasso in lattice la resina di caucciù, naturale o sintetica, viene mescolata ad un liquido a base acquosa; nel quale poi viene introdotta dell’aria, necessaria per ottenere la schiuma di lattice. Questa è caratterizzata sia dalla morbidezza, necessaria per rendere confortevole il materasso, che dall’elasticità tipica degli elastomeri del lattice, sia esso sintetico o caucciù naturale. Una volta ottenuta la schiuma viene introdotta in stampi appositi, che servono a dare forma all’imbottitura del materasso; dopo viene sottoposta al processo di vulcanizzazione, che prevede sia il riscaldamento che l’aggiunta di zolfo.

In tal modo il lattice acquisisce una maggiore resistenza alla trazione e agli effetti dell’ossidazione; mentre viene eliminata la sua abrasività e collosità, rendendolo adatto ad essere utilizzato per la produzione di materassi. Dopo la vulcanizzazione l’imbottitura del materasso è tolta dallo stampo; poi si procede con la rifilatura, il lavaggio e la rifinitura del materasso in lattice, che verrà poi imballato e messo in commercio.

Le caratteristiche di un materasso in lattice

Grazie alla sua elasticità il lattice può riassumere la sua forma originale anche dopo essere stato sollecitato e deformato per diverso tempo. Questa sua caratteristica lo rende adatto per la produzione di materassi, che vengono “stressati” per tutta la notte dal nostro peso, per poi riacquistare la loro forma al mattino. In aggiunta il lattice è un materiale altamente traspirante, che permette la circolazione dell’aria all’interno dell’imbottitura del materasso; in questo modo la temperatura e il tasso di umidità del nostro letto saranno sempre costanti. Ideali al riposo sia nella stagione calda che in quella fredda.

Il lattice è un materiale ipoallergenico, ossia con un basso contenuto di sostanze che possono causare reazioni allergiche; nonostante ciò non è un materiale del tutto privo di allergeni, poiché alcune proteine in esso contenute, le eveine, possono causare reazioni allergiche. Va detto subito che solamente una percentuale ridotta di popolazione può sviluppare l’allergia al lattice. Comunque il rischio non va sottovalutato, visto il tempo che trascorriamo a letto; va detto anche che il lattice è da sempre il materiale più usato per la realizzazione di guanti ad uso medico; per via della capacità del lattice di resistere alle infestazioni batteriche e di altri agenti contaminanti. Questa capacità fa sì che ogni materasso in lattice sia naturalmente antibatterico ed antiacaro, adatto a fornire la giusta igiene per il nostro riposo. Però non elimina del tutto il rischio dell’insorgenza di reazioni allergiche.

La manutenzione

Anche la manutenzione di un materasso in lattice, secondo i suoi estimatori, è più facile rispetto a qualunque altro materasso. Questo per il fatto che è meno pesante, quindi più maneggevole, più facile da pulire e sfoderare.

Tuttavia i materassi in lattice non sono perfetti; anzi hanno dei difetti che stanno portando sempre più consumatori ad orientarsi sui materassi in memory foam. Il principale difetto dei materassi in lattice è che, nonostante siano resistenti a batteri e acari, possono essere predisposti alla formazione di muffe e funghi; specie se composti di lattice a derivazione naturale e privi della regolare manutenzione. Pertanto vanno sfoderati, lavati e girati con regolarità e in modo corretto; si consiglia di rivoltarli testa-piedi almeno una volta al mese, per mantenerli in buono stato nel corso del tempo. Oltre che permettere loro di essere arieggiati correttamente ad intervalli regolari, proprio per evitare l’insorgenza di infestazioni.

Inoltre i polimeri che compongono un materasso in lattice tendono a perdere elasticità e a disgregarsi nel corso del tempo; soprattutto se il lattice utilizzato per la realizzazione del materasso è naturale. Questo perché meno resistente del lattice sintetico, in quanto privo di additivi che possono aumentarne la resistenza e quindi la capacità di resistere all’usura. Questo si può tradurre nella cosiddetta “polvere”, ossia il residuo della disgregazione dei polimeri a seguito dell’usura dovuta all’utilizzo. Questa è ancor più presente in caso l’imbottitura del materasso venga esposto direttamente alla luce solare e all’aria aperta per periodi prolungati. Aggiungiamo il fatto che il materasso in lattice con il passare del tempo tenderà ad irrigidirsi diventando rapidamente inadatto al suo scopo.

Il sostegno

Per quanto riguarda il sostegno al corpo che può dare un materasso in lattice esso varia in relazione alla pressione che riceve; quindi in base al peso dell’utilizzatore. Pertanto è piuttosto difficile che un materasso in lattice sia adatto a categorie particolari di persone; come chi ha un peso o una statura di molto superiore (o inferiore) alla media, che potrebbero percepirlo come troppo morbido o troppo rigido, a seconda dei casi.

Ricordiamo che, nonostante l’alto livello di igiene che può dare, non è un prodotto assolutamente anallergico. Pertanto, prima di procedere all’acquisto, sarebbe opportuno verificare se è stato realizzato con lattice naturale o sintetico; poiché il lattice naturale contiene un maggior quantitativo di eveine, ossia di proteine che possono scatenare una reazione allergica. Il lattice sintetico invece è solitamente privo di allergeni, come già detto. Quindi se siete consapevoli di soffrire di allergia al lattice verificate con cura prima di procedere all’acquisto di un materasso che sia realizzato in tale materiale.

 

Quindi il materasso in lattice è un buon prodotto, in generale, nonostante i suoi difetti può dare un corretto ed adeguato riposo a chi cerca un materasso fresco e traspirante. Certo è che necessita di una manutenzione maggiore delle altre tipologie di materassi; solitamente, ha una “vita media” più breve di questi, siano essi a molle o in memory, essendo, nei casi dei materassi in lattice di migliore qualità di 8 anni.

 

Le proprietà del memory foam

Se un materasso in lattice è un buon materasso, un materasso eccellente è realizzato in memory foam. Il memory foam è essenzialmente una schiuma di poliuretano viscoelastico termosensibile, interamente sintetica;  è stata inventata da due ricercatori per conto della NASA nel periodo compreso tra gli anni ‘60 e ‘70 presso “Ames Research Center”. A Chiharu Kubokawa e C.A. Yost è riconosciuto il fatto di aver sviluppato una schiuma di poliuretano del tutto sintetica, elastica e a lento ritorno. Essa verrà poi utilizzata per l’imbottitura dei seggiolini per i mezzi di esplorazione spaziale e per l’imbottitura delle tute degli astronauti.

Il brevetto e l’utilizzo della schiuma di poliuretano è rimasto esclusivo dell’agenzia spaziale statunitense fino ai primi anni duemila; quando la sua esistenza è stata resa di dominio pubblico. La schiuma di conseguenza è stata sperimentata per i più disparati utilizzi; scoprendosi incredibilmente adatta alla produzione delle imbottiture dei materassi, grazie alle sue proprietà particolari.

Processo di realizzazione memory

La realizzazione della schiuma di poliuretano viscoelastica delle lastre che andranno a comporre l’imbottitura del materasso, avviene esclusivamente tramite processi industriali che sono diversificati a seconda dell’azienda produttrice e del tipo di prodotto. Solitamente le lastre di memory foam sono “ritagliate” da un blocco di schiuma di poliuretano; fino ad ottenere le dimensioni e la forma volute e poi rifinite a seconda delle esigenze.

Il memory foam infatti è noto per reagire sia alla pressione, essendo in sostanza una schiuma di poliuretano, che al calore; quindi è sia elastico che termosensibile. Ciò vuol dire che è in grado di modellarsi sulla forma del nostro corpo in maniera assolutamente naturale, seguendone le linee alla perfezione in base al calore emesso dalle varie zone del nostro corpo.

Difetti del memory

Alcuni utilizzatori di materassi in memory foam sottolineano il difetto che mantenga la temperatura nel letto troppo alta; facendo di conseguenza percepire una sgradevole sensazione di calore. Tuttavia questo problema è facilmente riscontrabile in quei materassi che sono realizzati con poliuretano di scarsa qualità; il quale può non permettere la corretta circolazione dell’aria all’interno dell’imbottitura, ostacolando il corretto scambio termico. I materassi in memory di fascia medio-alta sono realizzati con poliuretano a struttura cellulare aperta; questa permette un’ adeguata aerazione e il mantenimento della giusta temperatura. Inoltre vengono abbinati altri accorgimenti come strutture in microcapsule o gel particolari, in grado di evitare che il materasso si “scaldi” troppo.

I materassi memory

Un materasso in memory foam pertanto è in grado di distribuire in maniera adeguata il peso corporeo su tutta la sua superficie; è composto da zone più morbide, ossia quelle che ricevono da noi più calore, e delle zone più  rigide, come le estremità, che ne ricevono meno.

Oltre a questa capacità di adattarsi al nostro corpo in base a due parametri diversi: calore e pressione, i materassi in memory foam hanno anche altri pregi rispetto ai materassi in lattice. Primo tra tutti quello di essere completamente anallergici, in quanto il poliuretano utilizzato per l’imbottitura è sintetico e privo di ogni tipo di allergeni. Per lo stesso motivo sono meno soggetti all’infestazione di muffe e funghi rispetto ai loro corrispettivi in lattice; potendo quindi garantire un livello di igiene migliore, senza che sia necessaria un’assidua manutenzione. Difatti è sufficiente girare il materasso testa-piedi una volta ogni sei mesi, per rendere omogenea l’usura, mentre può essere sfoderato e lavato con la stessa frequenza.

Accorgimenti da tener conto

Gli accorgimenti da prendere per mantenere in ottimo stato un materasso memory sono i medesimi dei materassi in lattice; anche se i materiali che lo compongono sono decisamente più resistenti. Il tempo di durata utile di un materasso in memory è circa 10 anni; maggiore non solo rispetto ad un materasso in lattice, ma anche rispetto ad un materasso di qualsiasi altro tipo.

I materassi in memory foam sono adatti per le persone che hanno problematiche alla schiena; ad esempio dolori cervicali, lombalgia, sciatalgia, scoliosi e altri problemi di postura o di circolazione sanguigna. Questo perché, grazie alle loro proprietà, evitano la creazione di punti di pressione sul corpo, con conseguenti dolori al risveglio. La stragrande maggioranza dei materassi in memory foam è trattata per resistere alle infestazioni di acari e batteri. Rendendoli, dal punto di vista igienico e salutare migliori di qualsiasi altra categoria di materasso sul mercato.

In aggiunta i materassi in memory foam impediscono di trasmettere i movimenti e le vibrazioni; pertanto sono ideali per le coppie che desiderano un materasso matrimoniale, senza dover risentire dei movimenti uno dell’altro. In più il memory foam regala la sensazione di un accogliente e caldo abbraccio; questo per il fatto che ritorna alla sua posizione di partenza lentamente e gradualmente.

Ovviamente anche i materassi in memory foam non sono privi di difetti. 

Abbiamo già parlato del fatto che i materassi di bassa qualità tendono a “scaldarsi”, rendendo il letto meno confortevole. Alcuni clienti trovano i materassi in memory foam più pesanti e più difficili da muovere rispetto a quelli in lattice.

Il confronto finale tra memory e lattice

Abbiamo parlato finora del memory foam e del lattice, descrivendo quali sono le caratteristiche dei materassi realizzati con questi materiali; oltre che ai diversi processi produttivi, più elaborati e diversi per il lattice, più semplici per il memory foam. Ma arriviamo al punto di decretare quale, tra queste due tipologie di materasso, sia la migliore. Anche se il risultato potrebbe apparire scontato, quasi ovvio: i materassi in memory foam rappresentano la scelta migliore.

Memory foam

Questo è dovuto alla grandissima versatilità del memory foam, che può rispondere efficacemente ad un numero impressionante di esigenze. Soprattutto, come abbiamo visto, per coloro che soffrono di problemi alla colonna vertebrale. Oltretutto i materassi memory durano, a parità di prezzo, mediamente 2 anni in più di un materasso in lattice; essi necessitano di una manutenzione minore, sono meno soggetti all’infestazione di muffe e funghi; inoltre sono assolutamente anallergici. I prodotti di qualità migliore, hanno una capacità di traspirazione molto simile a quella dei materassi in lattice.

Cosa dice il web?

Certo molte persone potrebbero obiettare che un materasso memory non sia ecologico; questo a causa del fatto che il poliuretano è un prodotto derivato dal petrolio. Oppure, vagando per il web, si possono trovare numerosi siti che sostengono come il poliuretano sia un prodotto potenzialmente cancerogeno; mentre il lattice è un prodotto assolutamente eco-friendly. In realtà queste argomentazioni vanno esaminate con la dovuta attenzione. Anzitutto per via del fatto che sia il lattice sintetico che il poliuretano sono realizzati in laboratori industriali; il lattice naturale è la varietà più ecocompatibile e rappresenta una parte ridottissima dei materassi in lattice in commercio; essi sono, perlopiù, realizzati con lattice sintetico, ad eccezione dei materassi di fascia alta.

La potenziale pericolosità del poliuretano per la salute, sia come sostanza cancerogena o dannosa, è assolutamente inesistente; basta pensare che numerosi materassi in memory foam hanno ricevuto la classificazione “Presidio medico classe 1” da parte del Ministero della salute, proprio in virtù dei benefici che sono in grado di fornire. Risultano per niente credibili, quindi, le voci sulla sua nocività per la salute umana.

 

Conclusioni

In definitiva i materassi memory sono migliori dei materassi in lattice sotto molti punti di vista. Questo non vuol dire che i materassi in lattice vadano scartati a priori; infatti non sono poche le persone che preferiscono un materasso in lattice ad uno in poliuretano; questo per via del fatto che sentono di riposare meglio su questa tipologia. Tutto ciò è normale perché il materasso è come un abito, c’è chi preferisce un determinato tipo ad un altro. La cosa veramente importante è scegliere con cura il proprio materasso, sia esso in lattice o memory foam; essendo consapevoli dei propri gusti e delle proprie esigenze in fatto di riposo. Orientatevi sempre su prodotti di qualità, possibilmente realizzati in Italia e dotati delle dovute certificazioni.

 

 

 

 

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